E’ una rarità nel mondo della tecnologia che qualcosa duri più di pochi anni, figuriamoci sei decenni come nel caso del linguaggio di programmazione COBOL. Vediamo perché questo linguaggio è ancora così importante e se svanirà presto.
Nel regno della tecnologia, una cosa che potrebbe generalmente essere considerata una regola è che le cose cambiano costantemente. L’innovazione, specialmente nell’era del cloud, è costantemente in atto e difficile da tenere traccia, poiché una tendenza sposta l’ultima in un gioco sempre più veloce di salto tecnologico. Questo è altrettanto vero quando si tratta di sviluppo software, poiché le software house oramai immerse nel cloud inseguono pipeline CI / CD senza soluzione di continuità, DevOps e pratiche di sviluppo agili.
A contrastare questa tendenza, tuttavia, è il linguaggio di programmazione COBOL, che, nonostante sia stato sviluppato alla fine degli anni ’50, svolge ancora un ruolo fondamentale per molte organizzazioni che eseguono applicazioni aziendali legacy basate su transazioni. Questo linguaggio è ancora molto pervasivo, al punto che ogni tanto saltano fuori notizie che testimoniano la sua esistenza all’interno di sistemi business-critical, evidenziando i vari problemi che il codice COBOL presenta a organizzazioni e sviluppatori.
La permanenza di COBOL è stata all’ordine del giorno di recente poiché la pandemia di Coronavirus mette a dura prova un’ampia gamma di infrastrutture IT. Il linguaggio di programmazione è stato uno dei problemi principali nel programma di stimolo CARES da 2,2 trilioni di dollari del governo degli Stati Uniti e nell’ambito dell’elaborazione di un aumento delle richieste di disoccupazione, con le agenzie statali che incolpano COBOL dei ritardi nell’erogazione degli assegni e in particolare la mancanza di talenti disponibili (che spesso è un vero punto critico). IBM ha anche cercato di risolvere questo problema collaborando con Open Mainframe Project della Linux Foundation lanciando un programma di formazione COBOL gratuito e un forum tecnico che consentisse ai programmatori COBOL di fornire consulenza e competenze gratuite durante l’epidemia.
Anche se questo può sembrare un quadro di un vecchio linguaggio senza speranza che soffoca inutilmente l’innovazione, la presenza del COBOL è più sfumata di quanto possa sembrare. Ci sono molti fattori rilevanti che contribuiscono al motivo per cui le organizzazioni potrebbero voler mantenere COBOL in giro e non è così semplice come sventrarlo e mandarlo nell’oblio. Anche se questo non vuol dire che non ci siano problemi seri con questo linguaggio – e la cultura che la circonda – che devono essere affrontati.
Leggi tutto “La resistenza del COBOL: perché un linguaggio di programmazione che ha 60 anni è ancora richiesto”