Amazon realizza un modulo software open source per la crittografica

Amazon realizza un modulo open source per la crittografica

La crittografia è la branca che tratta dei metodi per rendere un messaggio “offuscato” in modo da non essere comprensibile/intelligibile a persone non autorizzate a leggerlo. (cit. https://it.wikipedia.org/wiki/Crittografia)

La necessità di nascondere messaggi strategici da occhi nemici è antica quanto l’uomo: ci sono tracce di cifrari antichi quanto gli Ebrei; gli Spartani avevano un loro particolare sistema di comunicazione dei messaggi segreti; a Gaio Giulio Cesare si attribuisce l’uso del cosiddetto cifrario di Cesare, un sistema crittografico oggi ritenuto elementare, ma emblema della nascita di un concetto totalmente nuovo e ottimo per comprendere le idee basilari della crittografia.

Naturalmente anche nell’informatica da molti anni la crittografia viene utilizzata per evitare che qualche malintenzionato riesca a captare le nostre comunicazioni in chiaro. In particolar modo OpenSSL è un’implementazione open source dei protocolli Transport Layer Security (TLS) e il suo predecessore Secure Sockets Layer (SSL) che sono dei protocolli crittografici che permettono una comunicazione sicura dal sorgente al destinatario (end-to-end) su reti TCP/IP (come ad esempio Internet) fornendo autenticazione, integrità dei dati e cifratura operando al di sopra del livello di trasporto.

Amazon il noto portale di commercio elettronico ha anche una piattaforma di cloud computing e servizi web offerti commercialmente su web a partire dal 2002 chiamata Amazon Web Services che è nata come base sistemistica del portale di e-commerce e che sviluppa anche software open source a disposizione della comunità degli sviluppatori. Come ad esempio il modulo open source di Amazon s2n che potrebbe essere il sostituto più snello e sicuro di una parte del codice del noto standard OpenSSL.

L’obbiettivo di Amazon è quello di salvare il mondo da un altro disastro riguardo la sicurezza online come quello avvenuto lo scorso anno con Heartbleed, Amazon Web Services ha rilasciato questo modulo software a sorgente libero e aperto (open source) per proteggere i dati sensibili che passano attraverso Internet.

Gli ingegneri di AWS (Amazon Web Services) che hanno sviluppato s2n hanno ridotto al minimo il codice per implementare TLS (Transport Layer Security) con la speranza di rendere più facile individuare potenziali vulnerabilità di sicurezza, meno codice meno bugs, vecchio adagio del programmatore informatico 🙂

La libreria di Amazon s2n implementa TLS con 6.000 linee di codice, un numero significativamente inferiore rispetto alle attuali 70.000 linee di codice di TLS in OpenSSL, cioè lo sta

Amazon annuncia il nuovo Tablet Android Kindle Fire HDX: Snapdragon 800, 2560 × 1600 risoluzione dello schermo, 2 GB di RAM, 11 ore di durata della batteria e altro ancora!

Amazon-Kindle-Fire-HDX

Un nuovo Amazon Tablet Android ieri sera è stato annunciato dall’azienda di commercio elettronico di Seattle cioè il nuovo Kindle Fire. In realtà ci sono 2 versioni una da 7 pollici e una versione da 8.9 pollici, proprio come il Kindle Fire HD dello scorso anno.

Il nuovo Kindle Fire HDX incorpora un processore Snapdragon 800 2.2GHz, il che vuol dire una durata della batteria maggiore, e una maggiore velocità. Hanno inoltre raddoppiato la memoria, dandogli 2GB di RAM. L’Adreno 330 GPU dà anche all’HDX quattro volte la potenza grafica del “vecchio” Kindle Fire HD. Amazon promette 11 ore di durata della batteria del Kindle Fire HDX e 17 ore in modalità lettura del dispositivo.

Vedremo se sarà così eccezionale, io sono in possesso di un Kindle Fire HD da 1 anno e non sono pienamente soddisfatto perchè:

  1. la versione personalizzata di Android è molto limitante perchè non mi permette di usare il Play Store di Google molto più completo dell’Amazon Store.
  2. la tastiera molto volte fa cilecca, nel senso che sbaglia le lettere.
  3. lento sia nel touch che in altre operazioni.
  4. non supporta tutti i formati di e-book come promesso dal commesso impreparato dell’unieuro.

Insomma a parte la cifra “diciamo bassa” 200 euro + 50 euro di custodia originale 🙁 se tornassi indietro comprerei un tablet android “normale”. Voi che ne dite?

Via androidheadlines.com