Matteo Renzi vuole Consigli: rispondiamo che si potrebbe avere un risparmio a nove zeri col software libero ed open source nella Pubblica Amministrazione.

Matteo Renzi vuole Consigli: rispondiamo

Il Presidente Matteo Renzi, in vista della riforma della Pubblica Amministrazione prevista per giugno, ha reso disponibile un indirizzo e-mail a cui inviare i nostri suggerimenti. Fino al 30 maggio 2014, abbiamo la possibilità di indicare una enorme fonte di risparmio che è del tutto indolore (tranne per qualche multinazionale straniera). Scriviamo tutti, se in tanti, potrebbe funzionare veramente …

Questa iniziativa non appartiene a nessun partito politico ma solamente e semplicemente al buon senso degli italiani.

Cosa suggerire al Governo? Una semplice “leggina”, anche di un solo articolo col la quale s’impone alla Pubblica Amministrazione di utilizzare solo software libero e gratuito sempre, a meno di poche e rare eccezioni.

Chiunque di noi,in quanto cittadino italiano può (ed anzi dovrebbe) inviare il suggerimento che reputa opportuno.

La sola amministrazione della Provincia di Bolzano (che poi è una piccola Provincia), è passata al Software Libero e risparmia oltre un milione di euro ogni anno: guardate il filmato.

Noi nel nostro piccolo e senza un euro di sovvenzionamento stiamo diffondendo, a costo zero, la cultura del software libero e riteniamo di avere fatto già risparmiare una bella cifra a centinaia di miglia di privati che ci seguono e a tanti entri pubblici.

Il 95% dei dipendenti pubblici usa il computer per internet e per la videoscrittura (e pochi altri programmi). Se pensate che solo Windows ed Office, da soli, possono costare anche 1.000 euro (che si superano con altri programmi) e che i computer pubblici sono milioni, il conto è presto fatto. Si parla di risparmio a 9 zeri. Inoltre si otterrebbe la fine della sudditanza informatica dalle multinazionali del software, ossia parliamo di libertà informatica. Ecco diversi motivi per passare al software libero.

In particolare, in data 8-4-2014, è cessato il supporto a WIndows XP, quindi molti Enti dovranno comprare la licenza per un nuovo sistema operativo e, cosa ancora più grave, quasi certamente dovranno acquistare nuovi computer in quanto i vecchi non sopporterebbero le nuove versioni di Windows.

Avevamo già inviato, con discreto successo, le nostre indicazioni (per la spending review) al Governo Monti che aveva modificato l’art. 68 del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale – D.Lgs. 82/2005) sulla disciplina, le modalità e le procedure per l’acquisizione di software da parte della Pubblica Amministrazione.

Peraltro, molte Nazioni, nel mondo, stanno passando al software libero, solo l’Italia è ferma e sarebbe proprio ora che partisse, anche per evitare di restare isolata.

Quindi muoviamoci tutti, inviando un suggerimento al Governo e diffondiamo la cosa (Facebook, Twitter, Google+, blog, siti, posta, ecc…), magari questa volta, se siamo in tanti, le cose potrebbero cambiare veramente …

Suggerimento per l’e-mail al Governo

Ovviamente, nella vostra e-mail potete scrivere quanto più riterrete opportuno, oppure, semplicemente, potete anche copiare ed incollare il modello che suggerisco e che trovate sotto.

Inviare l’e-mail non costa nulla e richiede meno di un minuto di tempo, ma potrebbe anche aiutare la nostra Italia.

Destinatario (A:)
rivoluzione@governo.it

Oggetto * :

Risparmio a nove zeri col software libero ed open source nella Pubblica Amministrazione.

Testo * :

In risposta alla richiesta di suggerimenti del Presidente Renzi, reputo che sarebbe opportuno l’adozione di un provvedimento che imponga, alla Pubblica Amministrazione, di utilizzare solo software libero e gratuito, sempre, a meno di poche e rare eccezioni ben documentate. Un siffatto provvedimento produrrebbe solo risparmio sulla spesa pubblica e non comporterebbe nessun sacrificio o rinuncia.

La sola Amministrazione della Provincia di Bolzano (che poi è una piccola provincia), è passata al Software Libero e risparmia oltre un milione di euro ogni anno.

L’Istituto Majorana ( www.istitutomajorana.it ), Scuola Superiore Statale, a costo zero, diffonde la cultura del software libero con conseguente e notevole risparmio per privati ed entri pubblici. La stessa ha pubblicato moltissime videoguide di facilissima comprensione che possono essere liberamente utilizzate da tutti. Quindi anche dai dipendenti della pubblica amministrazione che non avrebbero, dunque, difficoltà a passare al software libero.

Il 90% dei dipendenti pubblici usa il computer per internet e per la videoscrittura (e pochi altri programmi). Solo Windows ed Office, da soli, possono costare anche 1.000 euro (che si superano con altri programmi). Atteso che i computer pubblici sono milioni, il conto è presto fatto. Si parla di risparmio a 9 zeri. Inoltre si otterrebbe la fine della sudditanza informatica dalle multinazionali (straniere) del software e si otterrebbe la libertà informatica. Da considerare, pure, che Windows XP, largamente diffuso nella Pubblica Amministrazione, dall’8-4-2014 non è più supportato e andrebbe quindi sostituito con nuove e costose versioni di sistema operativo. Se si scegliesse Windows 8, sarebbe necessario sostituire i vecchi computer in quanto non idonei al nuovo sistema. Gli stessi computer funzionerebbero benissimo e velocemente se utilizzati con Linux ed il tutto a costo zero.

Peraltro, molte Nazioni, nel mondo ed in particolare in Europa, stanno passando al software libero, solo l’Italia è ferma e sarebbe proprio ora che partisse, anche per evitare di restare isolata.

Grazie per l’attenzione.

Distinti Saluti.

Fonte www.istitutomajorana.it