Linux Shell: Zippare e spostare

Continuiamo ad esplorare il fantastico mondo di Gnu/Linux.

Il comando di oggi, non fa altro che comprimere la directory di lavoro al volo, evidenziando i progressi, e spostandola nella posizione voluta.

tar -cf – . | pv -s $(du -sb . | awk ‘{print $1}’) | gzip > out.tgz

Ciò che accade è che indichiamo a tar di creare “-c”, un archivio di tutti i file nella directory corrente “.” (ricorsivamente), stampando l output dei dati verso lo stdout “-f -”, poi andiamo a specificare la dimensione “-s” di tutti i file nella directory corrente, per il comando “pv”, il prossimo passo: du “-sb. | awk? (Print $ 1)?” restituisce il numero di byte della directory corrente, poi zippiamo tutto il contenuto ed inviamo l outpup verso il file “out.tgz”

Articoli correlati:
Linux shell: Scompattare dalla rete

Linux, il meglio degli ultimi 10 anni secondo IBM developerWorks

Linux shell: Scompattare dalla rete

Da oggi comincio a pubblicare degli articoli che riguardano GNU/Linux che è un sistema operativo libero di tipo Unix ed in particolare la shell che non è l’ascella 🙂 ma è un programma che permette agli utenti di comunicare con il sistema e di avviare altri programmi.

Pubblicherò periodicamente questi consigli per diventare un ottimo amministratore di sistemi GNU/Linux 🙂

Perchè non provare a spacchettare un tarball direttamente dalla rete, senza salvare il paccheto localmente?

Proviamoci:

Usando wget digitate ed esguite questo comando: wget -O – http://IndirizzoWeb/a.gz | tar xz
Oppure Curl digitate ed esguite questo comando: curl http://IndirizzoWeb/a.gz | tar xz

Se l’archivio è compresso con bzip2 utilizzare “xj” come opzioni a tar cioè tar xj.

Linux, il meglio degli ultimi 10 anni secondo IBM developerWorks

In occasione del decimo anniversario del sito IBM developerWorks è stato pubblicato un articolo che racchiude il meglio degli ultimi 10 anni di Linux.

  1. Linux Professional Institute certification. Questo è stato un segno importante perché dimostrava che le aziende cercavano un sistema per valutare le conoscenze su Linux.
  2. Samba. Uno dei più importati cavalli di battaglia, ma anche di Troia, per la penetrazione di Linux all’interno delle aziende dove la presenza di windows è sempre alta
  3. Linux su S/390. Combinare la potenza delle macchine ibm con quella di Linux
  4. SELinux. Uno strumento importantissimo quando la sicurezza basata su DAC non è sufficiente
  5. LiveCD. La possibilità di mostrare linux senza installare nulla sulla macchina è stato un grande passo in avanti per consentire a più persone di provare questo sistema operativo. Utilissimo anche nelle situazioni di ripristino del sistema
  6. Cluster Linux. La possibilità di costruire dei super computer con l’hardware comune è stato molto importante.
  7. Supercomputer con Linux.
  8. Linux sulla playstation
  9. Virtualizzazione. La chiave dell’architettura cloud ed un sistema pratico per testare sistemi all’interno di un sandbox
  10. One Laptop Per Child. Come linux può vincere anche sul desktop.

Cosa ne pensi?

Aggiornamento automatico wordpress su hosting aruba

Questo blog è installato sull’hosting di aruba ed usa il software WordPress.

Fino a poche settimane fa se eseguivo l’aggiornamento automatico di WordPress dal pannello di amministrazione subito dopo il dominio diventava irraggiungibile perchè i permessi dello spazio hosting ,non si sa perchè, venivano sballati.

Da alcuni articoli e post di forum letti su internet risulta che solo aruba abbia questi problemi con WordPress.

Per sistemare il tutto ero costretto ad entrare dal pannello di amministrazione di aruba per il mio dominio e rimettere tutti i permessi dello spazio hosting a 755.

Ho notato che da quando è possibile installare alcuni software come wordpress o joomla dal pannello di aruba l’aggiornamento automatico di wordpress funziona correttamente.

Cosa ne pensate?

Google Chrome OS: il sistema operativo open source di Google

Se ne è sempre parlato come di un rumor, ma finalmente Google ha tolto il velo dal suo sistema operativo: Google Chrome OS. Si tratta di un sistema che rappresenta una naturale estensione di Chrome, grazie alla sua propensione al Web. L’obiettivo iniziale è di realizzare un OS che funzioni al meglio sui netbook, quindi estremamente leggero e veloce.

Ma il Google Chrome Operating System sarà solo inizialmente un privilegio dei netbook, per espandersi velocemente anche ai “normali” PC. Le architetture su cui Chrome OS funzionerà sono x86 e ARM.

Il bello di Google Chrome OS è che sarà interamente open source e basato sul kernel Linux. Come windowing system, Google ha in lavorazione un nuovo sistema che assicurerà velocità e performance. Inoltre il tutto sarà Web based: le applicazioni che gireranno all’interno del sistema saranno tutte Web application.

Ieri volevo provarlo a tutti i costi, allora mi sono registrato al sito http://gdgt.com/google/chrome-os/download/ e mi sono scaricato il file zip chrome-os-0.4.22.8-gdgt.vmdk.zip che è il VMware VMDK image cioè l’hard disk virtuale che permette di creare una virtualizzazione ed una macchina virtuale di Google Chrome OS tramite il software VirtualBox.

Sinceramente sono rimasto un pò deluso perchè avevo visto da alcuni articoli e screenshot che comunque la base era Ubuntu ed oltre ad usare il browser di Google si potevano installare altri programmi e smanettare su Linux.

Forse la macchina virtuale scaricata non è quella completa? Voi l’avete provato? Cosa ne pensate?

Presentazione in inglese fatta da Google