Wikileaks: ultime notizie

In questi giorni dopo la pubblicazione dei documenti da parte di wikileaks tutti i governi coinvolti hanno condannato il gesto dichiarandolo fuorilegge e criminale, secondo me dimenticandosi degli articoli 18-21 della Dichiarazione universale dei diritti umani che sanciscono le cosiddette “libertà costituzionali”, quali libertà di pensiero, opinione, fede e coscienza, parola, associazione pacifica dell’individuo.

Sopratutto sotto la pressione del governo statunitense i principali fornitori dei servizi informatici a wikileaks come Amazon, Tableau Software
, EveryDns.com, PayPal.com, PostFinance.ch
, MasterCard e Visa Europe
 hanno stracciato i contratti e chiuso ogni rapporto con wikileaks.

Per capire le ragioni di queste aziende vi consiglio di leggere l’articolo di Alessandro Gilioli su piovono rane: Le sette sorelle contro la libertà.

Dopo qualche giorno che queste aziende hanno boicottato wikileaks sono partiti tutta una serie di attacchi da parte di gruppi hacker che hanno protestato alla loro maniera effettuando attacchi DDOS alle aziende incriminate. Invece di occupare piazze o strade per fare sentire la propria protesta hanno occupato piazze e strade digitali per far sentire le proprie ragioni.

Per effettuari questi attacchi hanno usato un software che si chiama LOIC e se volete capire cosa è successo tecnicamente vi consiglio di leggere l’articolo di Matteo Campofiorit su bufferoverflow.it.

Voi cosa ne pensate?

Amazon: nascono nuovi servizi

Soltanto pochi giorni dopo essere stata nell’occhio del ciclone per aver sottratto a Wikileaks il supporto dei propri server, Amazon torna a parlare del proprio Amazon Web Service annunciando un servizio DNS che va ad accompagnare le precedenti offerte cloud del gruppo. Il tutto sotto il nome di Route 53. Per leggere l’intero articolo cliccate qui.

Lo shopping abbraccia i Wiki. O meglio, ci si tuffa in maniera decisa, grazie ad uno dei colossi degli acquisti online e ad una idea originale: Shopping Enabled Wikipedia Pages è il nome dato da Amazon al nuovo progetto nato per arricchire i contenuti dell’enciclopedia aperta più famosa al mondo con link utili per l’acquisto dei prodotti citati. Per leggere l’intero articolo cliccate qui.

Fonte: webnews.it

Le 9 funzioni più attese in Gingerbread Android 2.3

1. Video chat
“Forse il punto forte (che possiamo confermare finora),” ha detto Quentyn Kennemer a Phandroid.com, “sarà il supporto per le chat video utilizzando gli stessi protocolli della video chat di Google Talk”. Ora, Google può cercare di convincere i produttori di hardware e smartphone di mettere una fotocamera sulla parte anteriore dei terminali.

2. Streaming di musica dai computer di casa
Gli utenti saranno in grado di riprodurre musica in streaming dal proprio computer di casa per i loro dispositivi, secondo quanto ha detto Marin Perez a IntoMobile.com. I dettagli su come realizzeranno questo sono approssimativi, ma Google ha acquistato una società denominata Simplify Media, e sempre secondo Perez, Google “utilizzerà questa tecnologia per consentire la trasmissione in streaming di tutta la tua musica non protetta al vostro Android”. Google ha dato uno sneak peak di questa funzionalità in maggio.

3. Android Market Music Store
Per gli utenti che non dispongono di terabyte di musica a casa per lo streaming, l’Android Market offrirà anche la musica. “Una cosa interessante,” ha bloggato Perez, “è che Google ha detto che il mercato sarà molto di più che applicazioni, in quanto sarete presto in grado di acquistare musica da esso”.

4. Google TV
Google possiede YouTube. “Lean Back”è una versione di YouTube che si apre in modalità a schermo pieno con il gioco continua e annunci. Gli speculatori prevedono che Gingerbread potrà usufruire di YouTube Lean Back “funzionalità” per i video di YouTube, così come l’integrazione con il servizio TV di Google.

5. Nuova interfaccia utente
Il lato più critico di Android è l’interfaccia utente (UI), ancora troppo goffa. Ogni versione di Android ha tentato di affrontare questi problemi dell’interfaccia utente e Gingerbread dovrebbe seguire questa tendenza. In realtà, pan di zenzero dovrebbe avere una nuova interfaccia utente più pulita, più fluida e con le icone ridisegnate. Le applicazioni saranno più integrate nel sistema operativo. Kennemer ha detto che l’applicazione YouTube sarà uno dei primi ad ottenere questo nuovo trattamento.

6. Voice Over WIFI
Se le voci sono vere, Google ha aggiunto il protocollo (SIP) nella sua applicazione Google Voice per consentire agli utenti di ricevere le chiamate verso i loro numeri di Google Voice over Wi-Fi e dal cellulare. Questa potrebbe essere una funzionalità interessante per gli utenti di Android che non hanno un piano voce con un operatore di telefonia cellulare.

7. Miglioramento Copia e Incolla
Chiunque possieda un Droid sa che il copia e incolla è un po primitivo. In Android 2.3 promettono (non si sa come) di migliorarlo notevolmente.

8. WebM
E ‘previsto che Google includa un contenitore di video open source in formato WebM in Gingerbread. Google ha acquistatoOn2 Technologies all’inizio del 2010 e con essa hanno ottenuto la VP8 formato di compressione video aperto e open source. Nel mese di maggio, la società ha lanciato il Progetto WebM nel tentativo di imporre VP8 come codec di default HTML5. È logico che Android potrà usufruire di WebM e VP8.

9. Nuovo animazione per “Off Screen”

Fonte: developer.com

Google Wave ha fallito

Dall’inizio della sua presentazione non capivo l’utilità di Google Wave e cosa avrebbe portato di nuovo al mondo hi-tech e del web 2.0

Oggi finalmente la stessa azienda ha ammesso il fallimento e la chiusura del progetto, come vedete anche un azienda vincente come Google sbaglia.

Le ultime notizie dicono che stia preparando un progetto concorrenziale a facebook, vi faccio la mia previsione, anche qui perderà perchè facebook è troppo avanti ed ha raggiunto un successo enorme non ripetibile.

Vale la regola di buon senso che chi ha l’intuizione giusta e la sviluppa prima degli altri vince.
Per fare un esempio vincente di Google il motore di ricerca ha vinto su tutti perchè in anticipo e con Microsoft-Bing che rincorre con molta fatica.

Il pc di Mani pulite nel museo della scienza

Il pc di Mani pulite nel museo della scienza
Il pc di Mani pulite nel museo della scienza

Alla fine, il computer di Mani pulite è stato acquistato dal Museo della scienza e della tecnologia di Milano. La macchina, costata nel 1992 circa 20,3 milioni di lire, contiene in un migliaio di file ogni singola parola spesa dai protagonisti di Tangentopoli interrogati nella famosa stanza 253 della Procura. Al momento, il computer è stato inserito nella collezione del museo composta da circa 12mila oggetti.

Si tratta, ha spiegato Laura Ronzon, direttore dello sviluppo del patrimonio storico, “di un patrimonio che in generale non è considerato ancora come un bene culturale quale è, ma qualcosa di obsoleto che viene eliminato”. Nel caso del computer di Mani Pulite si tratterebbe invece di “un bene che ha il valore storico e sociale nell’ambito di cui è stato protagonista, perché è il simbolo di un cambiamento nell’utilizzo dell’informatica nel settore della giustizia che grazie a questa macchina è entrata in un’aula di tribunale, in un processo che ha fatto la storia”.

Le opportunità di YouTube e della Rete

Le proprie idee, le proprie capacità messe in rete possono espandersi velocemente.

Il web offre opportunità a chi ha idee originali o anche semplicemente è il primo a fare una cosa in maniera accattivamente. Sono molteplici gli esempi che si potrebbero fare: è stato così per il sito The Million Dollar Homepage che vendeva spazi pubblicitari di 1 pixel a 1 dollaro, da cui il nome per la pagina che valeva 1 milione di dollari… ha fatto fortuna, subito emulato da tanti altri in varie lingue e valute che naturalmente non hanno avuto il medesimo successo.

E’ successo a Gary Brolsma con la sua hit Numa Numa, improbabile interpretazione della canzone Dragostea Din Tei che lo ha reso celebre in tutto il mondo, aprendogli si le porte di un possibile business a patto però di avere le doti necessarie, di sapersi ripetere, di ideare, inventare, innovare ancora.

Così come a Matt Harding, giovane programmatore di videogiochi, che ha avuto l’idea di riprendersi mentre danzava in modo diciamo pure demenziale davanti a monumenti e luoghi famosi durante i suoi viaggi per il mondo, montando poi il tutto in video che son divenuti famosi in tutta la rete al grido di Where The Hell Is Matt?.

In questo si, il web è alla portata di tutti. Il momento di celebrità è più facile da raggiungere e se poi dietro ci sono contenuti, sostanza, idee e anche, ovviamente, un marketing adeguato, il momento può trasformarsi e trasformare la propria vita.

You Tube con la capacità di condividere contenuti video, di farsi dunque “vedere” è in questo senso un mezzo fantastico e qualcuno, per casi fortuiti o per precisi conti riesce a sfondare. E’ il caso ad esempio di Lauren Luke, ventisettenne ragazza che vive nei pressi di Newcastle. Lauren, venditrice di cosmetici su eBay, pensò di provare a pubblicizzarsi in rete aprendo un canale su YouTube, con l’intento di riprendersi con una webcam mentre si truccava e illustrare il miglior utilizzo dei vari cosmetici.

Il risultato è stato immediato e notevole, e le sue artigianli “lezioni di trucco” sul canale Panacea81 sono state visualizzate da milioni di utenti in tutto il mondo, dandole tale notorietà che anche i tradizionali media di informazione, dalla Bbc al New York Times per citarne alcuni, hanno parlato del fenomeno. Lauren ha poi tradotto la sua notorietà sul web in business quando la casa di cosmetici Sephora ha voluto commercializzare una linea di prodotti a marchio By Lauren Luke, poi una rubrica settimanale di bellezza sul The Guardian e anche un “avatar” per la consolle Nintendo DS.

Lauren ha iniziato la sua avventura nel giugno del 2007 e il suo successo ha dato origine a un vero e proprio filone di corsi di make up: da quel momento in tanti hanno avuto la “stessa idea” rendendosi più o meno originali e riuscendo in alcuni casi a ottenere buoni risultati, come Michelle Phan, avvenente ragazza anch’essa dedita a lezioni di trucco che ha sviluppato una sua linea di prodotti per la pelle mentre restando in casa nostra troviamo ClioMakeUp di Clio Zammatteo che ha creato il suo canale lo scorso anno.

Ma non si tratta solo di make up naturalmente, hanno successo le video lezioni di inglese, di ritocco grafico, di magia e illusionismo, di pianoforte, di cucina: per ciascuno c’è il video tutorial adatto, per tanti un po’ di visibilità e successo, magari anche effimero. Per alcuni – i più bravi, originali, i primi, imprenditori di se stessi, e perchè no anche fortunati, una possibilità di tramutare il successo mediatico in business.

Certo in tanti ci provano e in pochi, pochissimi davvero vengono premiati perchè in questo internet e YouTube non differiscono dagli altri “media”, dagli altri mezzi tradizionali. Ma la rete offre opportunità, a bassissimo costo, a tutti.

Callcenter Microsoft MSDN

Oramai sono più di 15 anni che lavoro con prodotti Microsoft però l’altro giorno con il callcenter microsoft MSDN ho partecipato alla telefonata più fantozziana della mia carriera.

Ho chiamato per chiedere chiarimenti su alcune righe della pagina web dei product key della nostra msdn aziendale in cui c’era scritto “K AND KN” dopo mezz’ora in cui l’addetto microsoft chiedeva ai suoi colleghi e provava ad abbozzare una risposta mi ha detto che riguarda la versione MSDN per la Korea e che non c’è Windows Media Player.

Maaahhh io non sono molto convinto dalla risposta, voi cosa ne dite?