3 consigli per non cadere nella truffa del phising

Proseguendo sulle problematiche riguardanti l’email (ancora lo strumento più utilizzato su internet per comunicare) un altra piaga di questi ultimi anni è il phising che in in ambito informatico vuol dire (“spillaggio (di dati sensibili)”, in italiano).

Come funziona?

Arrivano dei messaggi nella propria casella email che imitano perfettamente grafico e logo dei siti istituzionali come ad esempio BancoPosta, l’utente è ingannato e portato a rivelare dati personali, come numero di conto corrente, numero di carta di credito, codici di identificazione, ecc..

Come difendersi? Ecco i 3 consigli da seguire:

  1. Innanzitutto sia le poste che le banche non chiederanno mai via mail i dati sensibili del proprio cliente quindi già devi capire che quello è un messaggio spam spazzatura per farci cadere nella loro rete phising;
  2. Quando cliccherai sul link che si trova nella mail ti porterà ad una pagina graficamente identica all’originale con un indirizzo internet che non sarà mai quello vero delle poste come bancopostaonline.poste.it ma ad uno simile come ad esempio bancopostaonline.postal.it, quindi controlla che l’indirizzo finale scritto nel vostro bwroser sia poste.it;
  3. Dopo aver controllato che l’indirizzo internet sia quello giusto della propria banca, non scrivere mai in altri siti i propri dati di accesso al conto on line come ad esempio utente, password e codice di controllo;

Cosa ne pensi?